In sintesi
- 🎬 Febbre da cavallo – La mandrakata
- 📺 La7 HD, 21:15
- 😂 Commedia italiana che vede Gigi Proietti, Enrico Montesano e un cast storico alle prese con nuove truffe e scommesse all’ippodromo, tra risate, nostalgia e il fascino intramontabile della romanità.
Gigi Proietti, Enrico Montesano, Carlo Vanzina, commedia italiana, Febbre da cavallo: i grandi nomi della risata italiana sono pronti a riportarci al galoppo su La7 HD alle 21:15 con Febbre da cavallo – La mandrakata. Una serata che guarda dritta agli anni d’oro della commedia popolare, tra il sound delle corse all’ippodromo, le truffe ingegnose e il fascino intramontabile delle battute romanesche diventate cult. Se cercate cosa vedere stasera in tv, la risposta passa per un capolavoro tra nostalgia e risate che sa come unire nerd della vecchia scuola, fan della comicità anni 2000 e chi ama i sequel che sanno parlare al presente.
Febbre da cavallo – La mandrakata: commedia italiana e cast storico in primo piano
Sono passati 26 anni dal primo “Febbre da cavallo”, film-simbolo di Steno che nel 1976 ha ridefinito il concetto di commedia romana pop. Nel 2002 Carlo Vanzina rimette insieme la banda e ci regala una seconda corsa sulle montagne russe del vizio, dell’azzardo e delle trovate geniali: Bruno Fioretti, noto come Mandrake (Gigi Proietti), ci prova ancora. In teoria ha messo la testa a posto – lavora come comparsa a Cinecittà e promette rigore alla nuova compagna Lauretta (Nancy Brilli). Ma la realtà ha tutt’altro sapore: la vecchia malattia delle scommesse non si cura mai, e così riforma la sua compagnia di “magnaccioni” con nuovi sorprendenti comprimari.
- Micione (Rodolfo Laganà), mammone cronico e compagno di sventura.
- L’Ingegnere (Andrea Ascolese), eterno studente fuori corso.
- Aurelia (Emanuela Grimalda), attrice ingenua e anticonvenzionale.
- Antonio Faiella (Stefano Ambrogi), ragioniere napoletano perseguitato dalla sfortuna.
Il plot si accende quando Mandrake fiuta il colpo grosso: un cavallo scadente somigliante a un campione vero potrebbe cambiare la loro vita. Il piano per la “mandrakata” (il termine entrerà anche nel lessico comune!) promette svolte e risate, tra corse all’ultima scommessa, battute che sembrano uscite da un cabaret trasteverino, e skepsi “alla Totò” sulle ossessioni e i sogni di rivalsa tipici dell’italiano medio.
Cast e regia di Febbre da cavallo – La mandrakata: Proietti, Montesano e Vanzina
Rivedere Gigi Proietti e Enrico Montesano fianco a fianco, nei panni di Mandrake e Pomata, è una gioia per chi ha serate a tema “commedia cult” stampate nella memoria, ma anche un regalo inaspettato per le nuove generazioni. L’intesa tra loro è quella di chi ha scritto pagine di storia del cinema italiano con la “caciara intelligente”, e questo si vede in ogni scena. Nancy Brilli dà ritmo e garbo contemporaneo al cast; Rodolfo Laganà e la sua romanità dissacrante portano la giusta spinta nerd alla squadra, mentre cameo e citazioni (“Ahò, questa è proprio na mandrakata!”) strizzano l’occhio agli aficionados da lunga data.
Il vero valore aggiunto? La regia di Carlo Vanzina, che omaggia e aggiorna lo stile del padre Steno senza mai cadere nella copia: la Roma del film è ancora popolare e malinconica, tra ipodromi leggendari come Tor di Valle e quartieri che sembrano usciti da una ballata di Califano.
Lascito culturale di Febbre da cavallo – La mandrakata e impatto popolare
Il pubblico lo ha premiato, soprattutto chi ama il cinema di romanità vera e autentica. Certo, la critica si è divisa tra chi ha applaudito la freschezza e chi ha trovato la formula poco innovativa: ma è vero anche che “Febbre da cavallo – La mandrakata” ha ridato voce, colore e battuta pronta a personaggi che sono ormai patrimonio nazionale. Il vocabolo stesso “mandrakata” è diventato un must nei bar e nelle chiacchiere sportive, segno che quell’umorismo ha ancora un impatto sulla cultura pop come poche operazioni nostalgia hanno saputo fare.
Un sequel che ha fatto scuola anche per la sua capacità di rendere “fan service” qualcosa di credibile e sincero, con scene che girano ancora in loop sui social e sketch che sanno parlare a più generazioni. E, se vogliamo dirla tutta, la passione e l’energia che Gigi Proietti mette nel suo Mandrake sono un’eredità artistica di quelle che in TV non si trovano più tanto facilmente.
Se stasera avete bisogno di commedia italiana “alla romana” con uno stile unico e personaggi che hanno saputo attraversare le epoche, La7 vi aspetta con “Febbre da cavallo – La mandrakata”. Risate, truffe impossibili e l’immortalità dei grandi attori: la serata migliore per chi non si accontenta mai di una sola corsa all’ippodromo.
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