Un termosifone che non si riscalda rappresenta uno dei problemi più comuni nei sistemi di riscaldamento domestico. Questo fenomeno genera conseguenze che vanno oltre il semplice disagio abitativo, coinvolgendo l’efficienza energetica e la durata dell’impianto. La distribuzione irregolare del calore costringe il sistema a lavorare in condizioni subottimali, aumentando i tempi di riscaldamento e i consumi energetici.
Quando ci troviamo di fronte a un radiatore che presenta zone fredde, stiamo osservando i sintomi di un problema che merita attenzione immediata. La parte superiore del termosifone che resta gelida mentre quella inferiore si scalda normalmente non è un capriccio del sistema, ma il segnale di un’anomalia precisa nel circuito di riscaldamento domestico.
Cause principali del termosifone freddo nella parte superiore
La causa principale di questo malfunzionamento si trova in un elemento apparentemente innocuo ma estremamente problematico: l’aria intrappolata nel circuito di riscaldamento. L’aria, pur essendo invisibile, agisce come un vero e proprio ostacolo alla circolazione dell’acqua calda, comportandosi da tappo isolante che impedisce il corretto flusso nelle zone interessate.
La fisica del problema è relativamente semplice da comprendere. L’aria, avendo una densità minore rispetto all’acqua, tende naturalmente a salire verso l’alto e ad accumularsi nelle parti superiori del radiatore. Questa caratteristica spiega perché il sintomo più comune sia proprio la parte superiore fredda: è lì che l’aria si concentra maggiormente, creando una barriera alla circolazione dell’acqua calda.
Spurgo termosifone: la soluzione definitiva al problema
La buona notizia è che esiste una soluzione efficace, poco costosa e completamente eseguibile in autonomia: lo spurgo del termosifone. Questa procedura, quando eseguita con la tecnica corretta e gli strumenti adeguati, può risolvere definitivamente il problema della distribuzione irregolare del calore.
Per ottenere un risultato realmente duraturo, è necessario andare oltre il metodo di spurgo tradizionale. Un approccio più scientifico richiede l’utilizzo di strumenti specifici: una chiave di precisione per il rubinetto di sfiato e un recipiente trasparente per osservare la presenza di microbolle nell’acqua. Questa innovazione trasforma lo spurgo da procedura cieca a verifica visiva di qualità.
Come spurgare i termosifoni: procedura passo dopo passo
La tecnica corretta inizia sempre con lo spegnimento dell’impianto e il raffreddamento completo dei termosifoni. Agire su un radiatore caldo non è solo pericoloso a causa delle temperature elevate, ma è anche controproducente dal punto di vista tecnico. Il processo di spurgo deve iniziare dal termosifone più lontano dalla caldaia, generalmente situato ai piani superiori.
La chiave di precisione va inserita nella valvola di sfiato e ruotata delicatamente in senso antiorario. Il caratteristico sibilo che si sente è il suono dell’aria che esce dal sistema. Il momento cruciale arriva quando inizia a fuoriuscire l’acqua: qui entra in gioco il recipiente trasparente, che rappresenta la vera innovazione nella tecnica di spurgo.
L’acqua che inizia a fuoriuscire può sembrare pulita a prima vista, ma spesso contiene ancora numerose microbolle d’aria, simili a quelle dell’acqua gasata. Queste bollicine indicano che l’aria è ancora mescolata nel fluido e che il processo non è completo. Solo quando l’acqua appare completamente limpida e priva di bollicine si può procedere alla richiusura della valvola.
Vantaggi energetici dello spurgo termosifoni corretto
I vantaggi di uno spurgo eseguito con precisione vanno ben oltre il semplice ripristino del comfort termico. Gli spurghi ottimizzati possono ridurre i consumi energetici del 4-9%, con picchi del 12% in impianti con più di 15 anni di età. Questa riduzione dei consumi si traduce direttamente in un risparmio economico tangibile sulla bolletta del gas.
Oltre ai benefici energetici immediati, uno spurgo accurato contribuisce a prolungare la durata complessiva dell’impianto di riscaldamento. La rimozione dell’aria riduce lo stress meccanico su componenti come pompe di circolazione, valvole e giunti, che non devono più lavorare contro le resistenze create dai tappi d’aria.
Manutenzione preventiva per evitare aria nei termosifoni
La manutenzione preventiva gioca un ruolo cruciale nel mantenere l’efficienza del sistema nel tempo. Il controllo periodico della pressione dell’impianto, preferibilmente mensile durante la stagione di riscaldamento, permette di individuare tempestivamente eventuali perdite d’aria o acqua. Una pressione che scende costantemente sotto i valori ottimali è infatti un chiaro indicatore di problemi nel sistema.
La verifica biennale dei giunti e delle valvole da parte di un tecnico qualificato rappresenta un altro aspetto fondamentale della manutenzione preventiva. Molte infiltrazioni d’aria sono causate da guarnizioni usurate o connessioni allentate che possono essere facilmente riparate se individuate in tempo.
Il momento ideale per effettuare lo spurgo è l’inizio dell’autunno, prima dell’accensione dell’impianto per la stagione invernale. Questo timing permette di affrontare l’inverno con un sistema perfettamente efficiente e di individuare eventuali problemi quando c’è ancora tempo per risolverli senza fretta.
La gestione accurata dei radiatori domestici rappresenta molto più di una semplice operazione di manutenzione: è un investimento nel comfort, nell’efficienza energetica e nella durata dell’impianto che ripaga ampiamente il tempo e l’attenzione dedicati alla sua corretta esecuzione.
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