In sintesi
- 🎬 Buongiorno, notte
- 📺 Rai 3, ore 21:20
- 🕰️ Il film racconta il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, offrendo una prospettiva intima e originale attraverso lo sguardo di una giovane brigatista, tra cronaca, sogno e riflessione etica sulla storia italiana degli anni di piombo.
Marco Bellocchio, Aldo Moro, Brigate Rosse, Maya Sansa, Rai 3: sono queste le grandi entità che dominano il meglio della tv stasera, per chi desidera immergersi in una delle pagine più drammatiche – e discusse – della storia italiana. Il film scelto da Rai 3 HD alle 21:20, “Buongiorno, notte”, è ormai un classico contemporaneo: una pellicola che va oltre la cronaca dei fatti, sfidando lo spettatore con domande scomode e punti di vista spiazzanti.
Marco Bellocchio e Aldo Moro: una notte lunga cinquantacinque giorni tra cronaca e cinema
Rivivere il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro attraverso la macchina da presa di Bellocchio non è mai stato un esercizio consolatorio. Anzi, Buongiorno, notte rilegge la cronaca editorialista, concentrandosi sulle ragioni interiori, sulle ambiguità e sulle lacerazioni dei carnefici più che sulla retorica delle vittime. L’idea di affidare la narrazione a Chiara (un’intensa Maya Sansa), giovane brigatista carceriera di Moro e personaggio ispirato a persone reali della vicenda, regala al film una prospettiva femminile sorprendentemente umana, fatta di normalità domestica e riflessioni oniriche.
L’incubo del 1978, filtrato dagli sguardi, dal pudore, dalla solitudine e dai dubbi. Bellocchio si muove sapientemente tra cronaca e sogno, senza limitarsi a riprodurre, ma scegliendo di interpretare, usare immagini potenti e musiche di culto. Emblematica, sotto questo aspetto, la sequenza accompagnata da “Shine On You Crazy Diamond” dei Pink Floyd: un vero cortocircuito tra la ferocia del reale e la potenza dell’immaginazione cinematografica, ormai storia della filmografia italiana.
Brigate Rosse, Maya Sansa e motivi per vedere Buongiorno, notte su Rai 3
- Interpretazioni d’autore: Maya Sansa ricama sfumature impalpabili di spaesamento morale e torbido desiderio di riscatto, mentre Roberto Herlitzka, nei panni di Aldo Moro, consegna una performance di profondità quasi mistica.
- Un impatto culturale ancora vivo: Il caso Moro resta una ferita aperta: Bellocchio non offre sentenze, ma uno spazio di riflessione per chi era “giovane” negli anni Settanta e per chi, oggi, cerca di orientarsi tra passioni radicali e senso di colpa collettivo.
Bellocchio, lo sappiamo, ama rischiare: qui osa uno “sguardo intimo” sulla storia, costringendo lo spettatore a uscire dai soliti confini di giudizio. Basterebbe già questo per parlare di lascito culturale. Ma il film brilla anche per la sottigliezza delle sue ambientazioni – l’ergastolo borghese della periferia romana, le cucine sature di silenzi, la tensione fatta di piccoli gesti – fino a quel finale sospeso, tanto onirico quanto bruciante. Buongiorno, notte è un titolo che si rispecchia perfettamente nel film: tra la veglia e il sogno, tra la realtà e il simbolo, tra la storia vissuta e la sua rielaborazione personale.
Il cast: Maya Sansa, Luigi Lo Cascio e la regia di Marco Bellocchio
Scegliere attori come Luigi Lo Cascio, Pier Giorgio Bellocchio e Maya Sansa ha garantito al film una coralità intensa. C’è il rigore – quasi documentaristico – di Bellocchio senior, la tensione morale di personaggi che sembrano sempre in bilico. Facilmente, chi ama il cinema italiano riconosce in questo film la svolta “matura” del regista, premiata a Venezia e celebrata dalla critica per la capacità di rimanere fedele ai fatti evitando però l’insidia del déjà-vu.
Se siete appassionati di narrazioni complesse, questa è la pellicola da non perdere. “Buongiorno, notte” ha lasciato tracce nell’immaginario collettivo non solo per la sua ricostruzione storica, ma per l’abilità di problematizzare etica e cronaca con una delicatezza quasi stordente. E poi, ammettiamolo: la poesia che trasuda dal titolo (preso da Emily Dickinson), la scelta di drammi minimi e gesti quotidiani in mezzo al caos dell’Italia degli anni di piombo — tutto parla della forza con cui Bellocchio imprime il suo segno sul cinema nostrano.
Premi e riconoscimenti: Vincitore a Venezia, apprezzato in tutta Europa, il film viaggia da anni con una media-voto tra l’8 e il 9 dalle principali piattaforme di critica.
Aneddoti da cinefili: la collaborazione in famiglia (Pier Giorgio, figlio di Marco, tra i protagonisti), e il sapiente uso della musica all’interno della narrazione italiana più radicale degli ultimi vent’anni sono true nerd stuff.
Appuntamento questa sera su Rai 3 HD alle 21:20: un’occasione per vedere – o rivedere – una delle opere più vibranti, coraggiose e stratificate del nostro cinema contemporaneo. Buona visione nerd, che sia giorno o notte!
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